Agli squilli di tromba ho sempre preferito il Controfagotto. Strumento raffinato che emette un suono particolare, assolutamente inconfondibile, anche quando suona in un’orchestra.
Quella del Controfagotto è la metafora di una strada alternativa al brusio generale. Un modo per andare avanti senza seguire il gregge.
Viviamo in tempi in cui la ricerca del consenso non è più una prerogativa solo dei politici. Tutti vogliono sentirsi apprezzati e sarebbero pronti a tutto pur di ottenere un riconoscimento sociale.
I social network, Facebook in testa, sono lo specchio di questa tendenza. Cosa non farebbero alcune persone pur di strappare un “mi piace” ai propri contatti?
La polemica è diventata un fine e non un mezzo per trovare soluzioni. Tutti polemizzano con tutti e nessuno ha più la forza di superare le divisioni per trovare una strada comune. (altro…)